Dopo molti anni di lavori di ristrutturazione, ora HSBC vuole investire tra i 15 e i 17 miliardi in tutto il mondo per riavviare la crescita. Lo ha annunciato il nuovi direttore generale, John Flint: “Dopo un periodo di riorganizzazione è tempo per il nostro istituto di guardare avanti attraverso i giusti investimenti, soprattutto nelle nuove tecnologie”.
Il gruppo britannico mira soprattutto all’Asia, in particolare alla gestione patrimoniale e alla sua rete internazionale che identifica come le sue risorse più promettenti.
La banca, con i suoi 23’000 dipendenti a livello globale, vuole rendere le sue attività più performanti negli Usa e aumentare le sue parti di mercato nel Regno Unito nei prestiti immobiliari e alle imprese. Flint ha come obiettivo quello di aumentare le cifre d’affari del 5% nel corso dei prossimi due anni.
Il centro di gravità dell’istituto pende, ormai, verso Oriente dopo che negli ultimi anni la ristrutturazione planetaria ha comportato la cessione di diverse attività e un taglio di 50’000 effettivi proprio per concentrarsi in Asia.
Dopo aver pagato fior fiore di ammende per numerosi litigi e misfatti finanziari, il gruppo vuole e deve approfittare della crescita vigorosa a levante. Nel primo trimestre l’utile netto è sceso proprio a ragione dei costi d’investimento che non hanno impedito alla banca di annunciare un programma di acquisto azioni di duemiliardi di dollari.