Dopo la mostra dello scorso anno a Venezia, Aymone Poletti torna ad esporre in Ticino con una nuova mostra curata da Artrust, allestita presso le sale espositive del Palazzo Comunale di Riva San Vitale. La mostra, aperta al pubblico dal 10 novembre al 2 dicembre, presenta una sintesi della carriera ventennale dell’artista – dai monotipi, alle incisioni, passando per i lavori con il sale – con tante opere inedite dove trovano espressione i ricordi, le suggestioni, i “segni” che l’esperienza veneziana ha lasciato, indelebili, nell’artista.
Segni di Laguna è il titolo della nuova mostra di Aymone Poletti curata da Artrust, che aprirà al pubblico il prossimo 10 novembre presso il Palazzo Comunale di Riva San Vitale. La mostra, che segna il ritorno in Ticino dell’artista luganese dopo i positivi riscontri della mostra PRECIOUS: Memory\Growth/Life dello scorso anno a Venezia, è anche l’occasione per celebrare i vent’anni di carriera artistica di Aymone Poletti.
«Dopo averla accompagnata nella sua esperienza veneziana – afferma Patrizia Cattaneo Moresi, Direttrice di Artrust – Oggi riportiamo Aymone a “casa” per presentare al pubblico ticinese i suoi lavori con il sale, le incisioni, i monotipi: opere intime, sempre sospese tra sogno e astrazione, caratterizzate da quella raffinatezza che è segno distintivo della sua arte».
«Ci sono dei momenti nella vita che creano un ante e un post. Venezia è il mio spartiacque personale e artistico – afferma Aymone Poletti – Con questa mostra riporto nel “mio” Ticino i ricordi, le suggestioni, i segni (come recita il titolo della mostra) che Venezia ha lasciato, indelebili, nella mia memoria. Con la sua bellezza, le sue contraddizioni, la sua intrinseca fragilità».
Tra le opere in mostra ci saranno i più recenti lavori effettuati con la cristallizzazione del sale. Si tratta di interventi su fotografie e gusci d’uovo, che attraverso particolari processi di bollitura e cristallizzazione con sali e inchiostri giapponesi, vengono intaccati da incrostazioni cristalline, quasi fossero licheni lentamente cresciuti su una superficie rocciosa.
L’altra parte importante del racconto artistico di Aymone in mostra è invece affidata al monotipo: un procedimento che, pur restando nei confini di stampa, ha la caratteristica peculiare di sfruttare la matrice calcografica non per una moltiplicazione dell’immagine, ma bensì per ottenere impressioni originali ed uniche